SPES AUT: LA SPESA INCLUSIVA ANCHE A PARMA
La nostra storia come Associazione politico-culturale ha intrecciato la vita di tante persone che oltre ad averci ispirato umanamente hanno cominciato a tracciare e delineare il percorso verso l’inclusività sociale. Tra tutte queste voci hanno rimbombato forte le idee, le opinioni, i suggerimenti, le frustrazioni di coloro che vivono sulla loro pelle, sia da spettatori che da attori, il disturbo dello spettro autistico e non solo.
L’inclusività non è un’utopia, ma è un processo socio-culturale che inizia dalla progettazione urbanistica e finisce con l’educazione. Parchi, scuole, supermercati e in generale tutto ciò che comporta aggregazione sociale e relazionalità sono i primi luoghi nella quale la disabilità intellettiva si scontra con lo stigma perché nella maggior parte dei casi, anche con tutta la buona volontà, le strutture non sono pronte ad accogliere la realtà della persona diversamente abile.
Su impulso di progetti già avviati e sperimentati in due supermercati Coop rispettivamente a Firenze e a Monza, abbiamo preso spunto dallo scheletro della loro iniziativa riesaminando alcune parti e aggiungendone altre che, grazie supporto e al confronto con altre Associazioni Italiane, abbiamo convenuto essere sostanziali.
Entrando nel vivo di SpesAut, in seguito vi illustreremo i punti centrali dell’iniziativa.
Comunicazione Aumentata Alternativa
La COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA, comunemente conosciuta come linguaggio CAA, è un approccio comunicativo alternativo che si avvale di un sistema di scrittura in simboli da affiancare al linguaggio verbale standard, con il fine di agevolare l’orientamento della persona con autismo all’interno del supermercato ed aiutarla a portare a termine la spesa. Per quanto lo spettro autistico si contraddistingua per variabilità e differenze individuali, uno degli aspetti fondanti di questa neuroatipia è proprio la difficoltà e, in alcuni casi, l’incapacità di servirsi del linguaggio verbale.
Il primo passo consiste nel realizzare una piccola mappa del supermercato con la peculiarità di fornire la posizione dei generi alimentari e non, rappresentate da icone CAA con il fine di agevolare l’orientamento della persona all’interno del locale.
Il secondo passo prevede l’installazione di appositi cartelli serigrafati con la simbologia della CAA nelle corsie, raffiguranti la categoria di prodotto. Lo scopo di questa proposta oltre a facilitare lo spostamento all’interno del supermercato, permette di individuare la posizione degli articoli desiderati senza difficoltà.
Il terzo passo ed ultimo passo è la creazione di un kit che verrà consegnato su richiesta contenente l’album “stacca e attacca”, una “storia sociale” e un cordino speciale realizzato nel 2016 dall’Associazione britannica “Hidden Disabilities”.
L’album “stacca e attacca” include un quaderno e delle figurine illustrative degli articoli. Il suo utilizzo è semplice: si configura come una lista della spesa, in un formato più estroso. La persona con autismo arriverà al supermercato già con una sua lista della spesa che sistemerà in una sezione dedicata del quaderno, dove troverà anche i prodotti con le figurine “stacca e attacca”. Procedendo lungo le corsie per la spesa, grazie all’ausilio della mappa del punto vendita e ai cartelli serigrafati, la persona preleverà i prodotti dallo scaffale e li depennerà dalla lista, inserendo nell’apposito riquadro dell’album la figurina corrispondente, fino al completamento della lista stessa.
Una storia sociale può essere scritta e/o visiva nella quale vengono illustrate alcune esperienze di vita sociale quotidiana in uno stile particolare e facilmente comprensibile. Questo strumento si è rivelato particolarmente indicato per le persone con disturbo dello spettro autistico, in quanto può aiutarle a comprendere meglio gli scenari sociali, ponendo le basi per muovere i primi passi verso l’incontro con l’altro con minore disagio. La storia sociale tuttavia non è unidirezionale, ma bidirezionale perchè consente anche all’altro di avere gli strumenti adeguati per “mettersi nei panni” della persona con autismo. Lo scopo quindi è di intensificare l’interazione e la comprensione reciproca anche tra persone con stili di comunicazione differenti, riducendo ipotetiche situazioni di confusione o disagio.
Se vi dovesse capitare di vedere capitare di vedere un carrello con appeso il simbolo di SpesAut sappiate che sarete dinnanzi a una persona con una disabilità invisibile che sta chiedendo alla società un pò di riguardo nei suoi confronti, senza necessariamente pretendere privilegi ma sensibilità, accortezza e pazienza. Il tema è delicato: abbiamo avuto diversi confronti con persone con disturbo dello spettro autistico ed è emerso che nella maggior parte dei casi, non è di loro gradimento avere trattamenti di favore, perché accentua in loro la sensazione di essere etichettati.
Tuttavia anche in questo caso l’aspettativa è bidirezionale e la buona riuscita di questa iniziativa dipende interamente dalla collaborazione empatica tra persone che hanno percezioni, esigenze e difficoltà differenti.
Ed ecco perché il confronto e il dialogo hanno condotto alla decisione di adibire una cassa preferenziale all’interno del punto vendita contrassegnata dal simbolo di SpesAut, affinchè il momento del pagamento non generi frustrazioni evitabili.
Parte del materiale verrà realizzato dall’Associazione Autismo Firenze. La scelta di chiedere la loro collaborazione non si limita all’usufruire della loro competenza in materia di linguaggio CAA, ma ha l’obiettivo di creare un’esperienza lavorativa retribuita ai ragazzi autistici che fanno parte dell’Associazione.
Sensorialità Differente
La SENSORIALITA’ DIFFERENTE è un altro tema centrale e caratterizzante dello spettro autistico e di molte altre disabilità intellettive. Gli spazi commerciali vengono identificati come luoghi ad alto impatto sonoro e visivo da coloro che vivono una condizione costante di accentuata sensibilità sensoriale, rendendosi di conseguenza inaccessibili.
La programmazione ed effettuazione di quelle che si possono definire “ore tranquille”, durante quali vengono limitati tutti i rumori ambientali e abbassate le luci può essere un’occasione per porre rimedio al sovraccarico sensoriale che sperimentano le persone con disturbo dello spettro autistico e non solo all’interno degli spazi commerciali. La messa in opera delle cosiddette “ore tranquille” deve essere concordata con voi, in funzione della vostra disponibilità e flessibilità.
Attenuare i rumori ambientali come la musica, la radio, gli altoparlanti, i suoni emessi dalla cassa e le rimanenti cose che si possano considerare ad alto impatto sonoro.
Attenuare le luci per limitare l’effetto abbagliante.
Il tema della formazione
Un’idea differenziante del progetto SpesAut prevede l’introduzione del tema della FORMAZIONE agli operatori dei vostri supermercati, con l’obiettivo di renderli consapevoli di alcuni segnali di disagio che può manifestare una persona con disturbo dello spettro autistico. E’ chiaro che l’intento non è quello di caricare loro di alcuna responsabilità di gestione della situazione, ma di dare al vostro staff una preparazione di base che possa guidarli nel riconoscere sintomi di disagio così da poter prevenire situazioni di difficoltà.
Le ore destinate alla formazione del personale sono da concordare con voi, in relazione alle vostre disponibilità ed esigenze, tenendo presente che la formazione sarà interamente gestita dalla Cooperativa Insieme di Parma, che mette a disposizione i propri educatori i quali svolgeranno questo servizio come attività volontaria.
Nel caso in cui il supermercato decida di non effettuare la formazione su tutti gli operatori del punto vendita, ma solo su una parte di essi, sarà opportuno distribuire a coloro che hanno seguito le ore di formazione un riconoscimento visivo, in modo che le persone con autismo possano riconoscerle a prima vista e rivolgersi a loro in caso di necessità.